Il pane come una volta


Santu Nicola mu crisci i dinta ca nui u criscimma i fora

Era da tanto che mi frullava l’idea in testa di fare un video, anche per me stessa e per avere un ricordo, sul pane, su come si prepara. Il pane, quando ero piccola, era una cosa che si faceva spesso e nelle vacanze di Pasqua io e mia madre abbiamo deciso di farlo per riprendere i momenti salienti della preparazione, che è molto lunga. Ma il risultato è fantastico, come sempre.

Il pane caldo, dopo tanta fatica, mangiato con olio, sale e origano, è un assoluto piacere e per pochi minuti si ritorna a quando si era bambini, quando, per non bruciarsi le mani, si mettevano le cullurelle (ciambelle di pane) in un rametto di ulivo e si davano ai più piccoli di casa, rigorosamente condite.

Questo procedimento è quello che la mia famiglia pratica da generazioni ed è quello che più o meno si usa nella zona ionica della Calabria, più precisamente nella Locride, ma non dubito del fatto che anche nella zona ci possano essere altri procedimenti utilizzati.

Santa Rosalia iancu e russu comu a tia

E se volete sapere a cosa servono questi detti popolari, guardate il video! 🙂

Un ringraziamento speciale va a mia zia Rosetta, l’intenditrice vera di come fare il forno, zia Memma che ha fatto parte delle forme, mia cugina Dany che ha fatto parte delle riprese, mio padre che ha infornato il pane e mia madre che si è occupata di tutta la preparazione. Infine, Nonna Cata che a 80 anni e molti acciacchi è ancora la Comandante! 🙂

E se siete interessati ad altri video della tradizione calabrese, potrete vedere il Rito dell’uccisione del maiale, rito raccontato in due video:
La produzione della Soppressata
La Cardara

19 commenti

      • Non si deve tagliare: si trova il tempo per guardare, in fondo è la nostra storia e deve rimanere nella memoria per farci apprezzare quello che oggi, senza tanta fatica, abbiamo a disposizione… Buona giornata ❤

      • E stupendo e sopratutto veritiero. Anche mia mamma faceva il pane mio nonno aveva costruito il forno e quando si potavano gli ulivi si facevano le fascine dette gregne per fare il pane . Brava ai portato a galla tanti ricordi che nelle città si perdono brave tutte

  1. Affascinato ho guardato il video, che riprende gesti a ui non siamo più abituati a vedere. Preparare il pane un tempo, quando la civiltà era contadina, era un autentico rito e mangiarlo era una delizia non paragonabile a nulla di odierno.
    Ricordo che in campagna, in città era un mondo totalmente diverso, ogni agglomerato di case aveva il forno a legna comune, che veniva acceso al sabato per la cottura del pane. C’era la fila di azdore con le loro ciupete che aspettavno chiacchierando il loro turno per la cottura. E poi grande festa quando veniva messo in tavola.
    Quindi il tuo video in un certo senso ha riportato indietro le lancette del tempo.

    • Grazie! ho dovuto superare la difficoltà del parlare e registrare la mia voce, ma era troppo un peccato non spiegare passo passo un procedimento così bello e faticoso! Mia mamma ringrazia 😀

  2. Grazie per essere passata tempo fa sul mio blog….purtroppo l’avevo un pochino abbandonato e mi spiace un sacco aver trovato il tuo invito ad un contest nella cartella spam dei messaggi…..cerco di rimediare iscrivendomi alla tua newsletter. Piacere di conoscerti!

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